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Black Walls, Communion un viaggio nell’introspezione

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di Alessia Arnesano

Dietro il nome Black Walls si cela il musicista canadese Kenneth Reaume. Nel 2012 ha pubblicato il suo primo disco Acedia, che si muoveva nei territori del dark-folk. Oggi Kenneth è tornato con un lavoro diverso: Communion è un disco nato in seguito alla morte del padre, registrato di notte, a letto. Questa particolare situazione psicologica ha dato vita ad un album intimo, profondo, oscuro.

Black Walls, Communion, cover album (fonte fb)

Il disco si apre con i suoni dilatati e grevi di Communion per poi proseguire con il pianoforte di Field Two che sembra suonato in mezzo ai ghiacci mentre Untitled esplora i territori del post-rock con aperture alla Mogwai. Punto d’arrivo (in tutti i sensi) è Funeral/Wake, brano ambient a tinte fosche.

Solo cinque brani ma più che sufficienti per dare vita a paesaggi lunari e un’atmosfera meditativa.  Suoni ambient-drone, genere musicale che deriva dalla musica elettronica-minimal caratterizzato da suoni “estesi” e ripetuti con variazioni brevi. Kenneth riesce a rendere l’ambient meno gelido grazie alla presenza della sua voce e di aperture armoniche che ricordano i Sìgur Ros epurati dalle chitarre.

Black Walls ha inciso un disco introspettivo capace di catturare il pubblico grazie un’analisi del dolore che va oltre la sfera personale del musicista. Forse Kenneth è alla ricerca di una “comunione” con un ascoltatore che abbia voglia di viaggiare con lui, in silenzio.

streaming album

 

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